Vittorio Messina / Miart / Galleria Nicola Pedana / 5-7 aprile 2019
A Milano, in occasione della 24° edizione di Miart (dal 5 al 7 aprile 2019), la galleria Nicola Pedana, al padiglione 3 stand A46, presenta un solo show dedicato a Vittorio Messina, con un progetto site specific.
Le quattro opere esposte ripercorrono alcuni aspetti importanti della ricerca dell’artista. In particolare, una grande installazione, “Una cella in andata, una cella in ritorno” datata 1999-2000, si propone quasi come un archetipo, una tipologia plastica in cui l’artista ha raccontato la propria visione dello spazio urbano come “habitat”, nella prospettiva della più stringente contemporaneità. I siti e le “Celle” in particolare, si manifestano come emblema del luogo dove il tempo si identifica nei reperti del vissuto; in esse si esprime la simultaneità tra l’atto di erigere e quello di insinuarvi il fattore della discontinuità e della “rovina”.
Le altre tre opere in mostra nel solo show di Miart 2019 scandiscono lo sviluppo delle pareti quasi a segnalare, insieme all’installazione centrale, l’intenzione di Messina di attribuire a tutte e tre le dimensioni dello spazio la possibilità di manifestarsi in modo dialettico. Tutte e tre opere, infatti, che, se da un lato, sembrano riproporre l’identità estrema e rarefatta della “stanza”, per altri versi appaiono come degli estratti, come dettagli “naturali” della costruzione della cella, come se si volesse trasmettere una continuità e una tensione tra le parti (identificate come “particolari”), e le opere stesse. Perfino i titoli, “Passaggi”, “Chamber Piece 2” e “Paesaggio con luce lontana”, rivelano questa doppia, paradossale energia: se da un lato esse sono inequivocabilmente inedite e di recente invenzione, per un altro verso, attraverso i rimandi dell’”indeterminazione”, tendono a suggerire una sorta di continuità “liquida”, che si stende all’infinito in quanto ricerca di una “impertinente” nominazione.